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In commercio già da diversi mesi la Versione 6 della linea Solar Glide è la scarpa realizzata con materiali riciclati di categoria  "massima ammortizzazione" dall'appoggio neutro pensata per essere usata negli allenamenti dalle lunghe distanze ma che può essere  tranquillamente utilizzata anche quando si cerca qualità e velocità maggiori.

La recensione:

Caratteristiche

La nuova versione della Solar Glide anche se non si discosta molto da quella che l'ha preceduta è stata alleggerita è ora ha un peso di  322gr nella numerazione di riferimento (373gr nel 10US) e il classico drop da 10mm (tallone: 36 mm / avampiede: 26 mm) di adidas

Ha la tomaia in mesh circular knit leggera e traspirante realizzata con il 50% proveniente da fonti riciclate, intersuola in Boost ed EVA (in minor percentuale) e in mezzo tecnologia LEP 2.0 che ottimizzano e amplificano l'effetto propulsivo.

Suola in gomma Continental™ per una maggiore durata, colletto allungato e alleggerito eliminando il materiale in eccesso presente nella versione 5 e conchiglia contenitiva più aderente, soletta interna sagomata e removibile, linguetta in mesh, dettagli riflettenti e puntale leggermente rinforzato.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €150,00 ma negli outlet di adias e nei negozi specializzati la si può trovare a prezzi davvero interessanti

Opinioni

Cosa dire di questa nuova versione della Solar Glide ? Comoda, morbida quanto basta e versatile nonostante il peso che, anche se alleggerita di una dozzina di grammi, rimane importante e potrebbe far storcere il naso ai più. Perchè alla fine con questa scarpa ci si può fare di tutto senza per forza doverla relegare unicamente alle uscite a basso regime o quelle con distanze superiori alla doppia decina quando, dovendo stare molto tempo sulle gambe, serve maggiore protezione.

Cercando di sopravvivere a queste giornate infuocate ho dovuto fare necessità virtù limitando l'impegno al minimo sindacale che, per ora, consiste in sole cinque uscite per un totale di una sessantina di chilometri ma che è bastato per un'amore a prima vista. 

Ripetute da 400, salite, un progressivo e un insieme casuale di chilometri a ritmo blando, non molto ma sufficiente per poter esprimere un giudizio obiettivo. 

La scarpa, grazie alla mescola BASF, si comporta come da aspettative: protettiva quando a ritmi lenti il tempo d'appoggio è maggiore e reattiva quando tocca schiacciare il piede sull'acceleratore caratteristica comune a tutti i modelli dotati della medesima intersuola.

Il giudizio ? Che domande, promossa. E se dovesse superare anche la prova del lunghissimo credo proprio che tra un centinaio di giorni sarà lei ad accompagnarmi nella 42 autunnale.

adidas Solar Glide 5, la recensione
Uscita nel corso di quest'anno, la nuova Solar Glide 5 Ã¨ la scarpa neutra di categoria "massima ammortizzazione" completa e polivalente pensata per l'allenamento di tutti i giorni realizzata con materiali riciclati Primegreen .



La recensione:

Caratteristiche

Rinnovata nell'estetica ma soprattutto nella sostanza  la scarpa ha un peso di 335gr nella numerazione di riferimento (364gr nel 10US) e un drop di 10mm (26 mm nell'anteriore e 36 nella parte posteriore).

adidas Solar Glide 5, la recensione
Progettata con la nuova geometria Bubble ha il profilo con accentuata curvatura verso l’alto, sia anteriore che posteriore, ha la tomaia realizzata in mesh knit Primeblue traspirante parzialmente realizzata con un filato contenente almeno il 50% di Parley Ocean Plastic (ricavata dal riciclo della plastica raccolta in mare, su spiagge e litorali) e il resto in filato in poliestere riciclato. 

Tecnologia LEP 2.0 (Linear Energy Point) posizionato a sandwich fra i due strati dell’intersuola realizzati con le mescole Boost, quello inferiore, e EVA, quello superiore, con alette laterali che ottimizzano ed amplificano l'effetto propulsivo in fase di spinta.

Linguetta in mesh imbottita e traspirante , soletta Control interna rivestita in maglia Circular Knit sagomata e removibile, Colletto allungato ed imbottito per maggiore protezione al tendine d'Achille, conchiglia contenitiva più aderente rispetto al modello precedente e suola Continental™ Rubber per una maggior durata.

Prezzo

La scarpa viene venduta ad un prezzo di listino di €140,00 ma, come spesso accade, nei negozi specializzati e sul sito e-commerce di adidas, in periodi di promozioni o saldi,  la si può trovare a prezzi davvero interessanti.

Opinioni

Una volta indossate la prima cosa che si nota è che la calzata della Solar Glide 5 è meno fasciante di quella della versione che l'ha preceduta: la linguetta, abbandonato la soluzione dell'ancoraggio laterale all'intersuola presente nella 4, restituisce spazio che, in caso di utilizzo di plantari, non può che essere ben accetto. Morbida come tutti i modelli dotati di medesima mescola ha un'intersuola che, con il ritorno dello strato di EVA, pur mantenendo il medesimo drop, cresce in altezza di 4 mm e con un peso che alla fine risulta essere ulteriormente maggiorato. La scarpa ora è oggettivamente pesante (sembra di essere tornati ai tempi dell'intersuola interamente in EVA) ma alla prova dei fatti non dà questa impressione. 

adidas Solar Glide 5, la recensione
Sette uscite  e una novantina di chilometri in piena preparazione maratona con il menù che prevede tutto quello che in una tabella non può mancare e che risulta essere perfetto per testare le qualità di una scarpa pensata, a detta di chi l'ha progettata, per essere perfetta per "l’allenamento di tutti i giorni".

Ripetute da 400, da 1000, da 2000, salite e alcune uscite a ritmi decisamente blandi per cercare le risposte che confermino la bontà dell'acquisto: protettiva quando a ritmi lenti il tempo d'appoggio del piede sul terreno è maggiore e reattiva, grazie all'intersuola made in BASF, quando arriva il momento di spingere. 

Giudizio ? Per quel che mi riguarda non può che essere positivo. Sono comode e hanno tutte le caratteristiche per essere davvero le scarpe buone per ogni occasione, gare comprese. 

A me piacciono molto e se, come dicono, il buon giorno si vede dal mattino credo proprio che la Solar Glide 5 sarà la scarpa che mi accompagnerà nella 42 autunnale.

Uscita a ridosso dell'estate scorsa, la nuova Solar Glide, giunta alla versione numero 4,  Ã¨ la scarpa neutra di categoria "massima ammortizzazione" realizzata con materiali riciclati Primegreen specifica per le lunghe distanze.


La recensione:

Caratteristiche

Rinnovata più nell'estetica che nella "sostanza" la scarpa ha un peso di 318gr nella numerazione di riferimento (358gr nel 10US) e un drop di 10mm..

adidas solar glide 4, la recensione
La tomaia è in mesh traspirante realizzata utilizzando il 50% di materiali riciclati Primegreen, linguetta imbottita ancorata all'intersuola e classica soletta removibileSistema EVA Rail che sostiene e guida il piede nella corsa, tallone ergonomico che avvolge il tendine d’Achille evitando costrizioni ed irritazioni e intersuola realizzata totalmente in Boost,

Tecnologia stabilizzante Torsion System, controtallone Fitcounter interno alla tomaia per maggior supporto e vestibilità e suola Stretchweb con gomma Continental™  per un grip eccezionale e migliore durata.

Prezzo

La scarpa viene venduta ad un prezzo di listino di €140,00 ma, come spesso accade, nei negozi specializzati e sul sito e-commerce di adidas,  in periodi di promozioni o saldi,  la si può trovare a prezzi davvero interessanti.

Opinioni

Una volta indossate non si può fare a meno di notare che la Solar Glide 4 fascia il piede più della versione che l'ha preceduta anche se nella parte anteriore le dita continuano ad avere una certa "libertà". Morbida come tutti i modelli della casa tedesca dotati di medesima intersuola mantiene la struttura che contraddistingue questo modello con una quantità di boost decisamente importante (22mm all'avampiede e 32mm al tallone) ma con un peso che risulta essere maggiore di quello della versione 3.
adidas solar glide 4, la recensione

Otto uscite  e una novantina di chilometri in un periodo di "libertà" dopo le fatiche della quarantadue di fine ottobre: una sessione di ripetute da mille, una da quattrocento e un paio di medi per saggiare la reattività che ci si aspetta da una scarpa dotata dell'intersuola realizzata da BASF e il resto una sequenza di chilometri a velocità ridotta dove avere conferma delle caratteristiche di protezione che un modello di categoria "massima ammortizzazione" deve obbligatoriamente offrire.

Cosa aggiungere ? Il responso è quello atteso: protettiva a bassi regimi e reattiva quado si decide di fare sul serio e come nelle versioni che l'hanno preceduta la Solar Glide conferma di essere una scarpa con cui, volendo, ci si può fare tutto gare comprese.

Se poi vogliamo guardare anche il lato economico, con le offerte che il produttore periodicamente propone sul proprio sito e-commerce, è possibile acquistarle ad un prezzo davvero interessante senza dover aspettare il periodo dei saldi.


Per me, soldi spesi bene.

recensione adidas Solar Glide 3
Uscita nel corso del 2020, la nuova Solar Glide 3  è la scarpa neutra di categoria "massima ammortizzazione" specifica per sessioni intense e dalle lunghe distanze che ha preso il posto del modello "19" uscito un paio di stagioni fa.


La recensione

Caratteristiche

Rinnovata nell'estetica e nella "sostanza" la scarpa dal peso di 312gr nella numerazione di riferimento (332gr nel 10US) e un drop di 10mm fornisce una combinazione di reattività e ammortizzazione con un incredibile ritorno di energia.

recensione adidas Solar Glide 3La tomaia flessibile è in mesh traspirante tecnico, linguetta imbottita e soletta removibile ideale per chi utilizza i plantari. Intersuola in Boost e EVA sia nell'avanpiede che nella parte posteriore, tecnologia Solar Propulsion Rail che sostiene e guida il piede nella corsa e rinforzi cuciti con tecnologia Tailored Fibre Placement per offrire il massimo sostegno dove se ne ha più il bisogno.

Tecnologia stabilizzante Torsion System, controtallone Fitcounter interno alla tomaia per una calzata perfetta e Suola in gomma Continental™  per un grip eccezionale e migliore durata.

Prezzo

La scarpa viene venduta ad un prezzo di listino di €139,95 ma, come spesso accade, nei negozi specializzati, negli outlet e, in periodo di saldi, sul sito e-commerce di adidas la si può trovare a prezzi davvero interessanti.

Opinioni

Basta indossarle per capire che io le a Solar Glide 3 insieme faremo tanta strada. Come nel modello che l'ha preceduta la tomaia è meno fasciante di quella della Solar Drive lasciando alle dita una certa libertà. Morbida come tutti i modelli della casa tedesca dotati di medesima intersuola ha una struttura dotata una quantità di boost decisamente importante (22mm all'avampiede e 32mm al tallone), ma con una percentuale di EVA presente oltre che nella parte anteriore anche in quella posteriore e con un peso che risulta essere, rispetto alla versione precedente, incrementato di una decina di  grammi.

recensione adidas solar glide 3
Otto uscite per un totale di un centinaio di chilometri alternando lavori di qualità (ripetute, medio e salite) ad uscite a passo ridotto dove esaltare le caratteristiche di una scarpa di questa categoria: protettive come richiesto ad un modello di massima ammortizzazione e, grazie all'intersuola in boost, reattiva quando si decide di fare sul serio. 

Senza aspettarsi miracoli in termini di secondi regalati (per quello servono gambe e tanto impegno) in fase di spinta la risposta della scarpa è ottima e, per come la vedo io, la Solar Glide è la classica scarpa con cui poterci fare di tutto, gare comprese.

Per concludere, belle son belle, con i saldi  le ho pure pagate poco e già dal "battesimo" in strada mi hanno fatto capire di che pasta son fatte.

Secondo me, #tantaroba.


 
recensione adidas Solar Drive Uscita nel corso dello scorso anno la Solar Drive, sostituendo la Respone Plus, va ad ampliare e completare il catalogo dell'innovativa famiglia Solar di cui fanno già parte Glide e Boost.


La recensione:

Caratteristiche

Di appoggio neutro dal peso di 318gr nella numerazione di riferimento (354gr nel 10US), con un drop di 10mm (30mm tallone, 20mm avampiede) è una scarpa che, grazie alla tecnologia Boost, è in grado di offrire un ritorno di energia incredibile.
La tomaia in mesh traspirante elasticizzata progettata per assicurare una calzata senza irritazioni. fodera in tessuto, soletta estraibile. Struttura stabile e traspirante, intersuola in Boost (e Eva, in minima percentuale, nell’avampiede) con tecnologia Energy Rail che guida il piede nella corsa rendendo più fluida la transizione. Tecnologia Solar Propulsion Rail guida il piede nella corsa e robusta suola Adiwear.
recensione adidas Solar Drive

Prezzo

La Solar Drive viene venduta ad un prezzo di listino di €119,95 ma, in questo periodo di saldi, nei negozi specializzati, negli outlet e sul sito e-commerce di adidas la si può trovare a prezzi interessantissimi.

Opinioni

Acquistate all'apertura dei saldi sono ai miei piedi ormai da una decina di giorni, fedeli compagne nelle uscite  di questi freddissimi primi giorni dell'anno.

Morbide come tutti i modelli dotati della medesima intersuola impressionano positivamente per la comodità della calzata fasciando il piede senza però imporre alcun tipo di costrizione e lasciando alle dita dei piedi anche un discreto margine di libertà.

La scarpa pur priva del classico TORSION® SYSTEM e delle tre strisce in materiale plastico rigido rimane abbondantemente sopra i 300gr risultando addirittura più pesante del modello di cui ha preso il posto di una decina di grammi anche se poi, tocca riconoscere, che una volta indossate non ci si fa troppo caso.

recensione adidas Solar DriveCinque appuntamenti con la strada per piu di una settantina di chilometri in allenamenti di qualità (ripetute corte, lunghe e in salita, un medio e un lento) con un responso assolutamente il linea con le aspettative: protettiva come si deve pretendere da una scarpa di questa categoria e reattiva, grazie all'intersuola in boost™, quando tocca premere sull'acceleratore.

L'ultima nata della casa a tre strisce, viste anche le sue caratteristiche, sembra pensata più per lunghe distanze e ritmi un po' più blandi ma, secondo il mio punto di vista, può, all'occorrenza, essere utilizzata anche per lavori dove viene richiesta una discreta velocità con risultati, per quel che mi riguarda,  paragonabili a quelli ottenuti con altre scarpe.

Giudizio ? Per come si è comportata come può non essere più che positivo.


recensione adidas solar glide 19Uscita la primavera scorsa, la Solar Glide è la scarpa neutra specifica per le lunghe distanze che ha preso il posto della fortunata serie Supernova.


La recensione:

Caratteristiche

La scarpa dal peso di 306gr nella numerazione di riferimento (320gr nel 10US) e con un drop di 10mm (32mm tallone, 22mm avampiedecombina reattività e ammortizzazione a una suola flessibile che garantisce fluidità di corsa e confort.

La tomaia in mesh traspirante elasticizzato con lavorazione a coste sull'avampiede,  linguetta imbottita e soletta removibile. Intersuola in Boost e Eva, in minima percentuale, nell’avampiede.

recensione adidas solar glide 19Tecnologia Solar Propulsion Rail sostiene e guida il piede nella corsa rendendo più fluida la transizione, Torsion System e  controtallone sagomato Fitcounter per una calzata naturale che favorisce i movimenti ottimali del tendine di Achille. Suola Stretchweb con gomma Continental™ per un grip eccezionale e massima flessibilità e durata.

Prezzo

La scarpa viene venduta ad un prezzo di listino di €139,95 ma, come spesso accade, nei negozi specializzati, negli outlet e occasionalmente sul sito e-commerce di adidas la si può trovare a meno.

Opinioni

La calzata è comoda,  ma contrariamente al modello che l'ha preceduta lascia alle dita  una certa libertà. Niente di eclatante ma la differenza si nota. 

Morbida come tutti i modelli dotati della medesima mescola ha una  intersuola che non differisce molto dalla struttura introdotta con l'ultima versione della Supenova con una quantità di boost decisamente importante  sia in termini di percentuale rispetto all'EVA che in termini assoluti con la sua  trentina di millimetri nella parte posteriore.

recensione adidas solar glide 19Sette  uscite e un totale di una ottantina di chilometri per provare ad avere una  idea di massima sulla bontà dell'acquisto. Lenti, ripetute corte, un medio ma soprattutto lenti perché in  assenza di competizioni da preparare prevale, giustamente, la fase kezzenger con la voglia di fare fatica prossima allo zero. 

Tanto mi avevano lasciato perplesso le Supernova, tanto mi hanno invece piacevolmente sorpreso queste Solar (vai poi a capire...). Mi piacciono e anche parecchio.
Le qualità del materiale progettato da  Basf non le scopro di certo ora e il giudizio, nonostante le perplessità legate alla quantita di boost, non può che essere positivo: protettive e ammortizzanti (anche troppo) a ritmi bassi quanto reattive nel momento in cui tocca premere sull'acceleratore. Ideali nei lunghi allenamenti di preparazione alla distanza regina (e mi stupirei del contrario) e, all'occorrenza, buone anche per lavori di qualità.

Cos'altro aggiungere ? Se il buon giorno si vede dal mattino, di strada assieme, ne faremo parecchia.
recensione adidas response plusIn commercio dall'autunno dello scorso anno la Response Plus oltre al nome eredita ben poco dal modello che l'ha preceduta con un restyling che va ben oltre l'estetica.


La recensione:

Caratteristiche

Di categoria A3 neutra  ha un peso di 339gr nella numerazione 10US e un drop di 10mm. Ha la tomaia in Air Mesh elasticizzato che assicura traspirabilità e confort, pannello laterale senza cuciture per limitare le irritazioni e migliiorare la calzata, controtallone interno per una stabilità ottimale.

recensione adidas response plusIntersuola in EVA e mescola boost™ (con percentuali nell'ordine di 30% vs 70%)  che assicura ammortizzazione e un incredibile ritorno di energia e  suola in gomma  STRETCHWEB flessibile.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di €120.00 ma in questo periodo di saldi nei negozi specializzati o nei siti di e-commerce  si possono trovare con sconti che arrivamo anche al 50%.

Opinioni

Ai miei piedi da un paio di settimane le sto utilizzando nei "lavori" della tabella che mi dovrebbe permettere  di arrivare tirato a lucido a Riva dei Sette Martiri.

Una volta indossate non si può fare a meno di notare  quanto la calzata sia comoda e avvolgente; buona l'ammortizzazione  e morbida quanto basta senza però arrivare, grazie alla maggior percentuale di EVA, ai livelli di quella della  recensione adidas response plus sorella maggiore

Sei "lavori" e poco più di un centinaio di  chilometri per arrivare a dare un primo giudizio  sulla bontà dell'acquisto fatto.

Medio, salite lunghe, ripetute corte, progressivo, ancora un medio ed infine un lento. In pratica l'ABC di chiunque si voglia cimentare in una quarantadue.

La scarpa anche se privata, rispetto al modello che l'ha preceduta, del classico TORSION® SYSTEM e delle tre scrisce in materiale plastico rimane abbondantemente sopra i 300gr ma una volta indossata il peso si nota poco.

Protettive come si deve pretendere da una scarpa di questa categoria, reattiva, grazie alla mescola boost™, quando tocca spingere. Perfetta quando si tratta di mordere l'asfalto, la response plus, si comporta bene anche sui viali sterrati che attraversano il parco dove di solito mi alleno.

Il giudizio, per quel che mi riguarda,  non può che essere positivo ma per sapere se sarà la response plus la scarpa che mi accompagnerà nella 42 non resta che attendere la fine mese e il primo dei 4 lunghissimi previsti. E per quel che ho già avuto modo di vedere non credo ci saranno problemi.

Ma ovviamente questa è solo la mia opinione perché, come ho letto da qualche parte, non esiste la scarpa perfetta, esiste la scarpa più adatta ad un determinato tipo di runner. 

2° Polimi Run
Faccio fatica a ricordare a quando risale l'ultima volta di 3 eventi così ravvicinati (3° gara in quindici giorni) ma quando a febbraio hanno proposto l'iscrizione alla competitiva a 5 euro non ho saputo dire di no perchè, se ancora non si fosse capito, correre a Milano mi piace.

La gara organizzata dal Politecnico con la collaborazione di adidas si prefigge di creare, con quanto raccolto da iscrizioni e sponsorizzazioni, delle borse di studio per gli studenti piu meritevoli delle facoltà di Ingegneria, Architettura e Design.

Il percorso con partenza dal Campus Bovisa La Masa e arrivo in Piazza Leonardo da Vinci, tocca riconoscerlo, è piuttosto anonimo ma con pochissime curve, un sottopasso e un cavalcavia (nemmeno troppo impegnativo) nei primi duemila metri rientra di diritto nella categoria "se è giornata, ci scappa il PB".

Ottomila gli iscritti con solo 500 pettorali riservati alla dieci agonistica non possono lasciare dubbi sulla natura dell'evento: "una festa". Buona la logistica, buona l'organizzazione, fantastica la giornata a livello meteo (un po' calda ma dopo i 12° della wings....) e tanta la voglia di provarci perchè, inutile negarlo, il desiderio di scendere sotto i quaranta non si è ancora assopito.

Nove trenta e 07 e si parte. I piu veloci sfilano via e in poche centinaia di metri hanno già un discreto margine. Io non ci provo nemmeno e, come al solito, devo solo preoccuparmi di non strafare anche se il 3e51 visualizzato dal Garmin al passaggio dei mille non lascia presagire niente di buono. Tocca darsi una calmata anche se non è cosa facile. Ho voglia di spingere e credo di potermelo permettere ma non ho idea di quanto e per quanto si possa osare.
2° Polimi RunProvo a ricalibrare il "navigaore" su valori più consoni ma non mi riesce. Non ho riferimenti e quelli che mi precedono non sono di grande aiuto. Non un mille uguale all'altro. Al giro di boa una manciata sopra i venti e la sensazione di poter continuare a spingere almeno per un altro po'. Sensazione che viene confermata ad ogni cartello chilometrico.

Non manca più molto e anche se la stanchezza comincia a farsi sentire cerco di resistere. Arrivato a questo punto sarebbe un peccato togliere il piede dall'acceleratore. Ho già realizzato che il muro non potrà essere infranto ma a naso dovrebbe comunque essere un signor risultato. 

Ultimi metri, il tentativo di sprint con chi mi precede miseramente fallito e il display sdam ad indicare un abbondantissimo under 41' che a memoria non realizzavo da almeno un paio d'anni.
Se non è "missione compiuta" poco ci manca.

recensione adidas Supernova

In commercio dalla fine dello scorso anno la nuova nata della casa tedesca, ridisegnata nel design ma soprattutto nella sostanza, eredita ben poco dal modello che l'ha preceduta a partire dal nome che diventa semplicemente "Supernova".


La recensione:

Caratteristiche

Di categoria A3 "neutra" con un drop di 10mm ha un peso di 307gr nella numerazione di riferimento (336 nel 10US), la Supernova ha una tomaia priva di cuciture in enginereed mesh leggero e traspirante che avvolge il piede come una seconda pelle e una soletta interna preformata in EVA per garantire confort e calzata ottimale.

Due panelli laterali in TPU leggero per un supporto ottimale del piede e un controtallone sagomato FITCOUNTER per una calzata che favorisce i movimenti naturali del tendine di Achille.

recensione adidas Supernova
Tecnologia TORSION® SYSTEM fra tallone e avampiede per una stabilità superiore e avampiede con struttura evoluta per una calzata più ampia in punta. Intersuola a due strati sovrapposti con il tradizionale EVA (presente in minima percentuale e solo nella parte anteriore della scarpa) e la mescola Boost™ per una falcata reattiva e il massimo ritorno di energia.

Suola in gomma STRETCHWEB flessibile e gomma Continental™ per una maggiore durata e un grip eccezionale anche sul bagnato.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €140,00 ma nei negozi specializzati, come spesso capita, la si può trovare a meno.

Opinioni

E dopo tante parole, finalmente, veniamo ai fatti. Ai miei piedi da un paio di settimane le sto utilizzando in questa ultima parte di preparazione della quarantadue di primavera. Che dire ? 

Effettivamente la Supernova è un'altra scarpa. Niente a che vedere con il modello che l'ha preceduta e molto piu vicina alle caratteristche della energy provata un paio di anni fa.. 

recensione adidas SupernovaOttimo feeling nelle ripetute e nelle uscite dal ritmo sostenuto (e quindi immagino perfette anche per le gare) non particolarmente apprezzate invece  quando si è trattato di andare al piccolo trotto. E se le otto versioni che l'hanno preceduta le ho sempre considerate adatte per tutte le "occasioni" guardando le mie caratteristiche (leggi postura, peso e ritmo) non me la sento di dire che un lungo lento con la nuova Supernova sia la soluzione migliore.  

Per come la vedo io la quantità "importante" di boost dell'intersuola (32mm nel tallone 22mm nell'avampiede) diventa controproducente quando non si ha la necessità di andare in spinta. 

Ma questa è solo la mia opinione perché, contrariamente ai gps, le scarpe sono soggettive e quello che non trovo congeniale in una calzatura non è detto che non risulti perfetto per un altro. Come ho letto da qualche parte, non esiste la scarpa perfetta, esiste la scarpa più adatta ad un determinato tipo di runner. 

adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley, la prima scarpa da running prodotta su larga scala con Parley Ocean Plastic

UltraBOOST Uncaged Parley è il primo passo del brand verso l’obiettivo di produrre un milione di paia di scarpe con Parley Ocean Plastic
entro la fine del 2017 
La partnership tra adidas e Parley, lanciata nell’aprile del 2015, è un esempio dell’approccio di adidas verso l’innovazione

adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley


04 novembre 2016 – adidas ha svelato oggi le scarpe da running UltraBOOST Uncaged Parley, le prime prodotte in serie con Parley Ocean Plastic. La rivoluzionaria scarpa, che sarà lanciata a metà novembre con 7.000 paia disponibili, rappresenta un passo importante verso un futuro eco-innovativo.

UltraBOOST Uncaged Parley presenta una tomaia in Primeknit realizzata in Ocean PlasticTM prodotta con i rifiuti plastici recuperati attraverso le operazioni di pulizia delle aree costiere delle Maldive da parte di Parley (95%) e con poliestere riciclato (5%); ogni paio riutilizza undici bottiglie di plastica. Tutti gli elementi della scarpa, dai lacci ai dettagli sul tallone, sono prodotti con materiali riciclati mentre il design è ispirato dalle onde dell’oceano per rispecchiare l’unicità della scarpa e l’impegno di adidas e Parley per porre fine all’inquinamento degli oceani.

UltraBOOST Uncaged Parley è creata usando nuove tecnologie, specificamente pensate per trasformare i rifiuti plastici marini in filati tecnici. La speciale tomaia in Primeknit è combinata con gli elementi distintivi di UltraBOOST per fornire una scarpa da running innovativa ma che non costringa a rinunciare alla performance.

La suola Stretchweb in gomma naturale Continental™, adatta a tutte le condizioni meteo, lavora con l’intersuola in BOOST™ per un ritorno di energia senza paragoni. Il Torsion® system bar, anch’esso in materiali rinnovabili, supporta il movimento naturale del piede ad ogni passo.


adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley
Eric Liedtke, adidas Group Executive Board member, responsabile Global Brands, ha dichiarato: Questa è un’altra tappa del viaggio di adidas e Parley for the Oceans. Ma non ci fermeremo qui. Ora siamo focalizzati nel replicare su larga scala queste iniziative. Nel 2017 produrremo un milione di paia di scarpe usando la Parley Ocean Plastic e l’obiettivo finale è di eliminare la plastica vergine dalla nostra filiera.”

Il target 2017 di adidas farà si che almeno undici milioni di bottiglie recuperate nelle aree costiere dal Parley Global Clean-up Network e dalla operazioni “Remote Island Interception” vengano riciclate e riutilizzate in prodotti sportivi d’alta qualità. Questo piano è parte di un impegno più ampio del brand per aumentare l’utilizzo di materiali più sostenibili nei propri prodotti e rendere l’eco-innovazione un nuovo standard del settore attraverso l’implementazione della strategia A.I.R. (avoid, intercept, redesign) di Parley, che vuole porre fine, nel lungo periodo,  all’inquinamento marino dovuto alla plastica.

Nessuno può salvare l’oceano da solo ma ognuno di noi può avere un suo ruolo nella soluzione” commenta Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans. “È nelle mani delle imprese creative reinventare materiali, prodotti e modelli di business. Il consumatore può spingere la domanda di cambiamento ma è compito dei leader eco-innovativi, come adidas, di trasformare in realtà il cambiamento. Con questo prodotto dimostriamo ciò che è possibile, quella realizzata è più di una scarpa, è una bandiera, un invito a unirsi al nostro movimento.”

Nei mesi scorsi adidas ha celebrato il “World Oceans Day” lanciando la prima scarpa da running in partnership con Parley for the Oceans. Con solamente 50 paia disponibili in tutto il mondo, agli utenti di Instagram è stata data la possibilità di aggiudicarsi un pezzo di storia dell’abbigliamento sportivo aumentando la consapevolezza riguardo alla causa: è stato chiesto di caricare un video in cui mostrare la messa in pratica della strategia A.I.R. di Parley e l’impegno ad evitare l’utilizzo di plastica non riciclata.

UltraBOOST Uncaged Parley sarà disponibile su adidas.com e nei negozi adidas da metà novembre ad un prezzo consigliato di €200. Per maggiori informazioni sul lancio è possibile registrarsi su
adidas.com/parley.
 

recensione adidas Response Boost 2
Sul mercato da diversi mesi e "soppiantata" sul catalogo dal nuovo modello, la Response Boost 2 è una scarpa A3 neutra da 298gr nella numerazione di riferimento che diventano 335gr nel 10US.
Aveva un prezzo di listino di €120,00 e ora la si può trovare sui siti e-commerce o negli outlet della casa tedesca a prezzi davvero interessanti.

Con un design leggermente rivisitato le Response Boost 2 hanno la tomaia priva di cuciture in mesh Techfit a trama larga traspirante, soletta interna preformata in EVA per garantire confort e calzata ottimale, gabbia sagomata con 3 strisce e la classica Tecnologia TORSION SYSTEM per una transizione più agevole dal tallone all'avampiede e migliorare il supporto dell'arco plantare.

Intersuola in EVA e mescola boost™ (in percentuale intorno al 45%) che assicura un incredibile ritorno di energia, rendendo ogni falcata leggera e veloce. 

Suola con intagli di flessione per movimenti più naturali e tallone modulare per un migliore assorbimento degli impatti.

La recensione:

E ora dopo tante parole veniamo ai fatti: amore a prima vista, ops falcata.
Ai miei piedi da una decina di giorni ho avuto modo di provarle solo per un limitato numero di uscite ma se con la SNova Glide è prassi, trovare il giusto feeling già da subito con la Response non mi capitava dalla versione 17. 
recensione adidas Response Boost 2Non che con le altre mi sia mai trovato male, anzi (la venti ancora la rimpiango) ma, per arrivare a dire di aver azeccato l'acquisto, toccava attendere la fine di un rodaggio degno di tale nome.

Comode, reattive quanto basta grazie all'intersuola con mescola Boost, danno l'impressione di essere più leggere di quanto la bilancia dica. 

Come si dice, se son rose fioriranno, intanto l'inizio e più che promettente e se poi, in questi giorni di fine saldi, negli outlet del marchio a tre strisce si possono trovare a 49,95€ pensare di prenderne un secondo paio non è poi un'ipotesi da escludere a priori.
#cityrunnersinsideLa MilanoMarathon è ormai un lontano ricordo, il progetto #cityrunners, per come lo conoscevamo noi, si è di fatto concluso con la fine del 2015 e il nuovo progetto, pur mantenendo lo stesso spirito, non si è limitato a cambiare nome ma è diventato un'altra cosa.

La community è cresciuta e gli appuntamenti settimanali con Sara, Gianluca e Paolo sono intensi e sempre molto frequentati ma, per quel che mi riguarda, quello che, grazie ad adidas, si è creato negli ultimi due anni ancora non si è palesato.

Tempo. Probabilmente è solo una questione di tempo. Ne sono convinto, o almeno ci spero.
Però pensare di ritrovare la stessa alchimia che si è creata all'interno del nostro gruppo, in questo momento, e difficile da credere. E' come se adidas ci avesse cercato (e soprattutto trovato) con il lanternino. Ognuno con la propria storia e con la propria esperienza ma tutti con la medesima voglia: quella di fare gruppo.

E se, per i motivi più disparati, non è possibile ritrovarsi presso runbase non ci vuole molto ad organizzare una decina di chilometri in puro stile "kezzenger" al parco di Monza. E una volta espletata la pratica "run" niente di meglio che concludere la serata a casa di Andrea dove tra una risata, una birra ed un hambuger cotto alla griglia tirare mezzanotte è un attimo. 

Mi sa tanto che, a breve, tocca riprovarci. 
#cosidiversicosivicini
relay milano marathonE finalmente, anche per me, è giunto il momento di appuntarsi un numero sul petto. 

Metabolizzata la delusione per l'ennesima preparazione terminata anzitempo trovare una squadra con cui dividere i quarantadue chilometri della relay, con un gruppo come quello degli adidas runners, è stato un gioco da ragazzi; è bastato chiedere e in men che non si dica avevamo già deciso anche l'ordine di partenza.

Un fine settimana piuttosto intenso quello appena trascorso iniziato con la "festa" organizzata da adidas presso RunBase. Sessione speciale di Yoga nel vicino Parco Sempione con Chiara Travisi, socia fondatrice dello Yoga Studio Milano, aperitivo con pieno di carboidrati, dj set con The KingSizeBed e possibilità di foto e autografi con la madrina della MilanoMarathon al ritiro dei pettorali.

Un paio di ore a ridere e scherzare cercando di stemperare la tensione di quanti si apprestavano ad esordire nella distanza regina. Eh già, perchè in questo gruppo, la quarantadue sembra essere diventata una "malattia" contagiosa. Una sfida che spesso, chi corre, prima o poi finisce per affrontare e vincere. 

relay milano marathonSolita sveglia da giorno lavorativo e in macchina direzione Milano. parcheggio, metro e per le nove a Porta Venezia per salutare Cristina, a lei il compito di aprire le danze, e attendere lo spettacolo della partenza prima di riprendere, una volta sfilato il lungo serpentone, la metro con destinazione Pagano dove è prevista la prima zona cambio e, in attesa di ricevere il testimone (leggi chip), applaudire tutti quelli della quarantadue.


Passano i primi, passa Baldini (primo frazionista della "Enervit DeeJay Training Center Team"), passa la prima donna e via via tutti gli altri che ricevono dai frazionisti, in attesa del proprio turno, il medesimo incoraggiamento. 

Distratti dalla gara, il tempo scorre veloce e ora anche la corsia dedicata a quelli della Relay comincia a popolarsi con il passaggio dei più veloci. Pochi minuti alle undici e, una volta preso il testimone da Cristina, si torna  protagonisti. Tre settimane di sosta, poco più di una quarantina di chilometri nelle gambe e una tenuta che è tutta da verificare. Ma sinceramente, come spesso accede, non me ne può fregare di meno.  Ho voglia di correre e me ne rendo conto sin dalle prime battute, ops falcate.
Velocità di crociera impostata su quello che sarebbe dovuto essere il ritmo-maratona e si va finchè ce n'è.


Avevo dimenticato quanto potesse essere bello correre in mezzo agli altri ma soprattutto che, a volte, con un numero appuntato sulla maglia certi "miracoli" non sono impossibili..


relay milano marathonQuattro e tredici di media, quanto riporta il Garmin una volta scaricati i dati, con i chilometri più lenti nelle due uniche "asperità" (un sottopasso e il cavalcavia sotto la Montagnetta) ed un finale in progressione che mi permette di chiudere sotto i quarantanove.


Troppo breve e troppo bello per non pensare di approfittarne accompagnando Manlio nella terza frazione. Troppo rischioso e soprattutto inutile pretendere dal proprio fisico un ulteriore sforzo, con così pochi chilometri nelle gambe, difficilmente sostenibile. 


E allora cambio d'abito e di nuovo in metro direzione Palestro dove, una volta approfittato dell'ospitalità di adidas, attendere sui bastioni di Porta Venezia l'arrivo di Raffaella e di quanti, tra quelli del nostro gruppo, si sono cimentati nella quarantadue. 

Non sarà stata la gara immaginata ad inizio anno, ma per come ci sono arrivato, non posso che essere
soddisfatto. Qui non si butta via niente e contrariamente a quanto dice il proverbio in questo caso è tutto oro quello che luccica.