Salute permettendo.
E con questi ultimi chilometri anche questo lungo viaggio si può considerare concluso. Quello che dovevo fare, anche se con qualche licenza "poetica", l''ho fatto. Un percorso iniziato con le ripetute corte nella settimana della maratona di Firenze e terminato alla vigilia di una primavera che, non volendo aspettare la data canonica, si e già palesata da giorni.
E con una maratona da preparare vuoi non fare finta di essere uno sportivo anche al mare ?
Corsa prima di colazione e qualche bracciata in mare per dare un senso all'acquisto del gps multidisciplina, il tutto a controbilanciare qualche peccato di gola a tavola. Immancabile pennica in spiaggia sotto l'ombrellone prima di nuovi e goffi tentativi di sembrare persino un nuotatore. In pratica 'na faticaccia.
In strada ad attendere i comodi del Garmin (leggi satelliti da agganciare) scambio quattro chiacchere con il portiere di notte dell'Hotel o meglio e lui che, curioso, mi pone alcune domande sulla distanza che avrei percorso. Al "dovrei farne 18, sto preparando una maratona" la faccia del mio interlocutore diventa tutto un programma. "Ho un amico che fa le maratone internazionali" intendendo probabilmente che va a farle in giro per il mondo.
A quel punto cosa gli puoi dire ? Mancava solo che mi chiedesse se avessi fatto anche "Niu Iorc" e si sarebbe chiuso il cerchio perchè di solito per quelli che non corrono (ma anche tra quelli che corrono) è sempre un evergreen.
Curioso l'immaginario collettivo, In Italia, tra le 4 maratone più partecipate, tre si svolgono nelle città più belle del mondo e una ha il 5° tempo più veloce di sempre eppure c'è sempre l'amico che fa quelle internazionali.
Ma forse sono io che non capisco.
Ma gli infortuni capitano ed io, in questo "campo", sono ormai diventato cintura nera. Inutile recriminare. Ci si rimbocca le maniche e si ricomincia da capo.
La tabella indica il percorso ma diversamente dal solito credo che questa volta toccherà fare buon viso a cattivo gioco e lasciare molto spazio all'interpretazione (leggi sconti). Sedute dedicate alle variazioni di ritmo ad andatura meno esasperata (si fa per dire) e più spazio alla quantità , perchè parliamoci chiaro, in questo momento quello che manca sono i chilometri nelle gambe. Sono lento (molto più del solito) e, attualmente, a fatica arrivo a superare i 15km. Non mi serve di fare il fenomeno, mi serve solo continuità . Quindi spazio anche ai "lavori" ma con giudizio.
Non partecipo ad una gara da ottobre del 2019, non corro una maratona da 2 anni e mezzo ma non ne finisco una da 40 mesi (fate voi i conti) e la voglia di ricominciare (idoneità agonistica permettendo) è davvero tanta.
Ma a fine Ottobre si riuscirà a correre o, come successe lo scorso autunno, con la diminuzione delle temperature ci ritroveremo nuovamente "rinchiusi" in casa ? La campagna vaccinale procede spedita ma si riuscirà davvero a raggiungere la tanto agognata copertura che impedisca di rivedere il medesimo film ?
Perché partire davanti a Villa Pisani ha il suo fascino ma per poterlo fare a Stra bisogna pur arrivarci.
Vabbè per ora non pensiamoci e concentriamoci con la preparazione.
Sempre che poi, al rinnovo dell'idoneità agonistica scaduta a luglio del 2020, non ci siano sorprese.
Non che ci sperassi molto ma con l'ufficialità dello spostamento a Settembre della Maratona di Roma e il (quasi) sicuro spostamento in altra data anche per la maratona di casa tocca prendere una decisione: continuare come se nulla fosse a preparare una 42 o tornare ad anonime uscite dal chilometraggio ridotto ?
Sembrerà stupido ma dopo tutti questi mesi ritrovare la fatica nelle uscite di qualità e la soddisfazione nel completare quanto in programma l'ho trovato molto appagante. In questi due mesi scarsi non è sempre andata come sperato, qualche lavoro (soprattutto medi) abortito in corso d'opera ma sostanzialmente posso ritenermi soddisfatto dei risultati ottenuti. Quattro uscite a settimana e un numero totale di chilometri in costante crescita.
La testa c'è, le gambe pure. Perchè quindi non provare a continuare ? Alla fine non credo che sia fatica sprecata.
E ormai da troppo tempo che non mi confronto con la distanza regina e quando sarà ci voglio arrivare nelle migliori condizioni.
Con la maratona ho ancora un conto aperto, una "ferita" che non si è ancora rimarginata.