WINGS FOR LIFE WORLD RUN 2017:
RIUSCIRÀ GIORGIO CALCATERRA A DIFENDERE IL TITOLO MONDIALE?

Il 7 maggio Florian Neuschwander, Bartosz Olszewski e Francisco Morales correranno a Milano per tentare di strappare il titolo mondiale al campione in carica

Wings For Life World Run 2017
Il 7 maggio a Milano, l’inarrestabile campione italiano di Ultramaratona 100km Giorgio Calcaterra affronterà il tedesco Florian Neuschwander, il polacco Bartosz Olszewski e il cileno Francisco Morales, i tre ultrarunner e campioni nazionali della Wings for Life World Run 2016 che quest’anno hanno deciso di partecipare all’evento a Milano.
Per l’edizione 2017 l’avversario da battere sarà sicuramente Giorgio Calcaterra, con il suo incredibile record di 88.4 km percorsi prima di essere raggiunto dalla Catcher Car.
Nel 2016 Giorgio Calcaterra ha conquistato la terza vittoria consecutiva in Italia e si è aggiudicato il titolo mondiale della Wings for Life World Run, battendo il record precedente di 79.9 km.
Il percorso milanese, in particolare nella parte che si snoda all’interno della città, è molto impegnativo per la presenza di pavé e numerose curve. Lo scorso anno, inoltre, la temperatura elevata lo ha reso ancora più difficile” - ha affermato Calcaterra. “Nonostante questo, ero in perfette condizioni fisiche e mentali per affrontare la gara, grazie anche ad un’ottima preparazione. La presenza di altri tre campioni alla gara di Milano sarà per me uno stimolo in più per dare il massimo”.
Tra questi, il polacco Olszewski è stato l’unico lo scorso anno a superare gli 80 km, percorrendo una distanza di 82.42 km nella splendida cornice delle Cascate del Niagara, un risultato che ha migliorato l’ottima performance dell’edizione 2015 a PoznaÅ„.
Morales si è aggiudicato il titolo nazionale della Wings for Life World Run 2016 in Cile, classificandosi terzo nel ranking mondiale, percorrendo a Santiago una distanza di 75.47 km su un percorso con un dislivello di 520 m. A Milano, a un’altitudine inferiore di 400 m, potrebbe rappresentare una vera minaccia per il nostro Giorgio Calcaterra.
Nella sua carriera di atleta, il tedesco Florian Neuschwander, due volte campione della Wings for Life World Run in Germania, vanta la partecipazione alla TransRockies Run in Colorado, durante la quale ha percorso 200 km in sei giorni.


Le distanze estreme non sono facili. Se poi il tempo è ostile e il percorso è in collina, è quasi impossibile battere il record di 80 km” - ha detto Neuschwander. “L’ideale è un percorso in pianura con condizioni climatiche favorevoli, che spero di trovare quest’anno a Milano”.
 
Oltre ad un terreno pianeggiate, spesso i runner che aspirano al titolo tendono a scegliere una location in cui l’evento, che si svolge in tutto il mondo e alla stessa ora, si tiene in una fascia oraria notturna, come nel caso dell’Asia e dell’Australia. 

Kaori Yoshida, campionessa mondiale del 2016 per la categoria femminile, ha percorso l’incredibile distanza di 65.71 km a Takashima, in Giappone, in notturna. Quest’anno gareggerà al tramonto a Tainan (Taiwan) dove le iscrizioni sono già sold out per la grande popolarità della location.
 
Campionessa italiana 2016 per la categoria femminile è stata l’ultrarunner Katia Figini, new entry del team Ambassador 2017, che ha percorso l’incredibile distanza di 51 km. Quest’anno il suo obiettivo è percorrere una distanza maggiore. La Wings for Life World Run per lei è soprattutto “un momento magico, ancora più affascinante se pensiamo che tutto il mondo corre simultaneamente per uno scopo benefico. Non si corre per vincere e per divertirsi basta solo partecipare”.  

Il 100% ricavato della Wings for Life World Run è devoluto alla ricerca sulle lesioni al midollo spinale. Nel 2016 hanno preso parte all’evento più di 130.000 persone: grazie alla loro partecipazione sono stati raccolti oltre € 6.600.000! Attualmente sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2017, che si terrà domenica 7 maggio in 24 location in tutto il mondo. L’appuntamento in Italia è a Milano alle ore 13.00 in Piazza Castello. 

Tutti coloro che non potranno essere presenti in una delle location dove si svolge l’evento possono partecipare con la Selfie Run dell’App Wings for Life World Run: grazie alla Selfie Run si può correre ovunque, scegliendo un proprio percorso, rincorsi da una Catcher Car virtuale.
Per far parte di questo incredibile evento non serve essere dei super campioni di running: tutti possono partecipare, correndo o camminando secondo le proprie capacità, e vivere un’emozione indimenticabile! 





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recensione adidas Supernova

In commercio dalla fine dello scorso anno la nuova nata della casa tedesca, ridisegnata nel design ma soprattutto nella sostanza, eredita ben poco dal modello che l'ha preceduta a partire dal nome che diventa semplicemente "Supernova".


La recensione:

Caratteristiche

Di categoria A3 "neutra" con un drop di 10mm ha un peso di 307gr nella numerazione di riferimento (336 nel 10US), la Supernova ha una tomaia priva di cuciture in enginereed mesh leggero e traspirante che avvolge il piede come una seconda pelle e una soletta interna preformata in EVA per garantire confort e calzata ottimale.

Due panelli laterali in TPU leggero per un supporto ottimale del piede e un controtallone sagomato FITCOUNTER per una calzata che favorisce i movimenti naturali del tendine di Achille.

recensione adidas Supernova
Tecnologia TORSION® SYSTEM fra tallone e avampiede per una stabilità superiore e avampiede con struttura evoluta per una calzata più ampia in punta. Intersuola a due strati sovrapposti con il tradizionale EVA (presente in minima percentuale e solo nella parte anteriore della scarpa) e la mescola Boost™ per una falcata reattiva e il massimo ritorno di energia.

Suola in gomma STRETCHWEB flessibile e gomma Continental™ per una maggiore durata e un grip eccezionale anche sul bagnato.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €140,00 ma nei negozi specializzati, come spesso capita, la si può trovare a meno.

Opinioni

E dopo tante parole, finalmente, veniamo ai fatti. Ai miei piedi da un paio di settimane le sto utilizzando in questa ultima parte di preparazione della quarantadue di primavera. Che dire ? 

Effettivamente la Supernova è un'altra scarpa. Niente a che vedere con il modello che l'ha preceduta e molto piu vicina alle caratteristche della energy provata un paio di anni fa.. 

recensione adidas SupernovaOttimo feeling nelle ripetute e nelle uscite dal ritmo sostenuto (e quindi immagino perfette anche per le gare) non particolarmente apprezzate invece  quando si è trattato di andare al piccolo trotto. E se le otto versioni che l'hanno preceduta le ho sempre considerate adatte per tutte le "occasioni" guardando le mie caratteristiche (leggi postura, peso e ritmo) non me la sento di dire che un lungo lento con la nuova Supernova sia la soluzione migliore.  

Per come la vedo io la quantità "importante" di boost dell'intersuola (32mm nel tallone 22mm nell'avampiede) diventa controproducente quando non si ha la necessità di andare in spinta. 

Ma questa è solo la mia opinione perché, contrariamente ai gps, le scarpe sono soggettive e quello che non trovo congeniale in una calzatura non è detto che non risulti perfetto per un altro. Come ho letto da qualche parte, non esiste la scarpa perfetta, esiste la scarpa più adatta ad un determinato tipo di runner. 

10° Lago Maggiore Half Marathon - foto Danilo DonadioEd è di nuovo tempo di pettorale. E se fino a qualche anno fa alla prima domenica di marzo corrispondeva l'ultimo test prima della quarantadue capitolina ora, con il nuovo calendario, è semplicemente un altro tassello di quel puzzle chiamato preparazione. Tassello che però ha un sapore particolare: un paio di palloncini blu appuntati alla maglietta e il compito di provare ad aiutare gli altri a raggiungere il loro obiettivo.
Perchè dopo la bella esperienza del 2015 ho deciso di riprovarci ricandidandomi come pacer dei 95 minuti. Un tempo che, considerato l'attuale stato di forma e il risultato di Vittuone, mi potesse permettere di svolgere il compito in assoluta tranquillità.

Sveglia ad un orario che non punto nemmeno in settimana e alle 6.30, ripeto SEIETRENTA, in macchina direzione Stresa dove una decina di minuti prima delle otto è prevista la partenza del "vaporetto" messo a disposizione dell'organizzazione per il trasporto dei runners alla partenza posta a Verbania Pallanza.

Solita trafila tipica di ogni gara e, una volta ricevuti anche i palloncini colorati, in strada la consegna della sacca e un riscaldamento degno di tale nome.
10° Lago Maggiore Half Marathon - percorsoLa giornata è perfetta per correre. Il meteo ci ha graziati e il sole che si è ormai fatto largo tra i nuvoloni grigi permette di mantenere la tradizione che mi vuole nella prima domenica di marzo con le gambette a vista.

Dieci03 e si parte. Siamo in tre a guidare le danze e il gruppo che ci segue è bello nutrito. Il percorso non è dei più facili ma nonostante tutto la LMHM è una gara velocissima. Ma un conto è correre per il crono un altro e farlo per chi vuole provare a raccogliere quanto seminato  portando a casa il risultato.

E non è semplice. Si cerca di limitare i danni (in termine di secondi persi rispetto al 4e29) quando la strada sale e si prova a spingere in po' sull'acceleratore quando invece la pendenza diventa a nostro favore perché, e questa è una certezza, con quello che si perde ai ristori ma soprattutto con quello che si potrebbe perdere nelle due vere "asperita" nell'ultimo quarto di percorso, il tesoretto di secondi che si può accumulare nella prima parte potrebbe essere come manna dal cielo per centrare l'obiettivo.

Il paesaggio aiuta e la prima metà di gara letteralmente vola senza particolari difficoltà con il gruppo che sembra ancora compatto. 10° Lago Maggiore Half Marathon

Siamo a Fondatoce dove è posto il tappeto di Sdam e dove iniziano i quattro km meno "interessanti" del percorso e dove si trovano un paio di salitine che sono solo l'antipasto di quello che ci attende e che, in quelli più "impiccati", lasciano il segno.

Ora quelli che ci seguono sono un po più sfilacciati e per limitare i danni è un continuo volgere lo sguardo al display del Garmin ma al 17 la prima vera salita si sente e tra quelli che sono con noi non si distingue chi abbiamo raccolto da chi non ci ha mai mollato.

Ma ormai ci siamo. Manca davvero poco e lo spettacolo del lago con la vista sulle Isole Borromee non può che distrarre rendendo forse meno duri gli ultimi chilometri. Diciotto, diciannove e l'ultima asperità che, affrontata dopo due anni, sembra effettivamente più dura di quanto la ricordassi. Ma a questo punto non ci si può piu fermare. Tocca raschiare il fondo del barile e trovare le ultime energie nascoste da qualche parte.  Noi lo sappiamo, chi ci segue anche.  Possiamo solo incoraggiarli a non mollare.

E una volta "scavallato" finalmente la lunga discesa che porta al rettilineo finale. Meno di mille metri per centrare l'obiettivo della giornata. E dietro, noi tre in parata, a chiudere una manciata di secondi sotto i 95'.
13° mezza del castello
Tempo di pettorale. Finalmente è arrivato anche per me il momento di appuntare un numero alla maglietta e, come ormai capita da alcuni anni, tocca a Vittuone e la sua mezza il compito di tenere a battesimo la stagione 2017.

Ritiro pettorale, cambio d'abito e, senza troppa convinzione, alle otto e trenta in strada per abbozzare un riscaldamento che si possa definire tale prima di "conquistare" un posto di categoria non troppo distante dal gonfiabile posto sulla linea di partenza.

Nove e zero-uno e iniziano le danze. Tocca provarci. E se a Busto l'obiettivo dei novanta minuti era forse un azzardo a quarantatre giorni dalla maratona è il minimo che mi possa aspettare da questa gara. Almeno sulla carta. 

Perchè una volta partiti e agganciato il trenino giusto le cose diventano un
13° mezza del castellotantino più complicate: sgranato il gruppo e imboccato il canalone faccio fatica, troppa fatica, a rimanere a contatto con quelli che dovrebbero farmi da "guida". Eppure non sto andando male, anzi e, quanto visualizzato dal Garmin, non può che confermare le buone sensazioni. Sto bene e mi sto anche divertendo come non succedeva da tempo ma la mancanza di competizioni non mi permette di capire fino a che punto si possa osare. 

Le gambe vanno ma il simpatico trenino, almeno in questa parte di gara, ha decisamente un'altra marcia. Marcia che anche io provo a cambiare una volta imboccato la provinciale che porta a Cornaredo. Tanto non ho nulla da perdere. E allora si prova ad allungare: sette chilometri sotto i quattro e dieci con un passaggio al decimo in quarantadue e al quindicesimo appena sopra i sessantadue. 

13° mezza del castelloI due terzi di questa mezza me li sono lasciati alle spalle e anche se non riesco ad essere brillante come nella seconda parte di gara mi rendo conto di poter puntare ad un crono di tutto rispetto.

Tocca resistere. Qualche posizione persa, qualche posizione guadagnata e la finish-line sempre più vicina. Il ritmo è ancora buono e la vista in lontananza del sovrapasso pedonale ha il merito di sortire insperate energie per la volata finale.
Volata che non posso non fare. Ci devo provare. Ci voglio provare. 

E che soddisfazione vedere poi, sul display del Garmin, il "7" come seconda cifra dei minuti.
preparazione maratona - 27.36
Tocca fare sul serio. Arrivati a questo punto non si scherza più. Piove. Le previsioni danno acqua per tutto il fine settimana e quindi, come dice il detto, tolto il dente tolto il dolore. 

Obiettivo 30k in Valle Olona ma considerato percorso e clima ci si può accontentare anche di qualcuno in meno.

Odio correre con la pioggia. Non mi piace proprio. D'inverno ancor di più con abbigliamento e scarpe che con il passare dei chilometri diventano enormi zavorre.

Sabato ore 9 e 10 si parte. Ancora non piove ma il colore delle nubi lascia davvero pochi dubbi a riguardo. Giusto qualche minuto di vana illusione e comincia a piovere. Correre in Valle Olona mi piace. Una lunga ciclabile quasi interamente asfaltata dove, al riparo dal traffico, ci si può fare di tutto. Lunghi, ripetute e persino strappi da 5/600 metri di salite con pendenze di tutto rispetto. 
E poi è ben frequentata.... Di Domenica. Se invece è Sabato e diluvia gli incontri si possono contare sulla punta delle dita. Impossibile non pensarci: e se mi capita qualcosa ?. Io poi che di correre con il cellulare non ne voglio proprio sapere.

Il passo è da crociera. Come sempre il primo lungo è un'incognita. Forse è un mio limite ma non riesco mai a capire quanto si possa osare e allora mi comporto di conseguenza. Quello che conta e portare a casa il compitino. E allora, nel momento che decido di farmi uno sconto, sono consapevole che, per oggi, un ventisette può essere più che sufficiente. 
Ma solo per oggi

ARRIVANO GLI ALLENAMENTI INDOOR

 Il 4 febbraio alle ore 10.00 parte a Milano il primo allenamento indoor previsto dal piano di training al femminile Run4Me Lierac


Iscrizioni aperte su www.run4me.it

RUN4ME LIERAC FITNESS PROGRAM
La madrina Lucilla Andreucci durante gli allenamenti di RUN4ME LIERAC
Milano, 1 febbraio 2017 – Parte sabato 4 febbraio a Milano la grande novità del sempre più ricco programma di allenamento al femminile RUN4ME LIERAC: 7 appuntamenti esclusivi di fitness con corsi ideati dal personal trainer di Madonna Craig Smith seguendo la filosofia di uno stile di vita attivo e del benessere, fil rouge di tutto il progetto.
L’iniziativa ideata da RCS Active Team – RCS Sport in collaborazione con LIERAC, brand cosmetico distribuito esclusivamente in farmacia e da sempre vicino all’universo femminile, prevede, per l’edizione del 2017, sette appuntamenti di fitness propedeutico alla corsa in una location indoor d’eccezione: la palestra Hard Candy Fitness Milano, marchio globale di fitness di lusso creato nel 2009 dall’icona del pop femminile Madonna, da sempre appassionata di sport e di attività fisica.

Durante gli appuntamenti di mezz’ora, le partecipanti avranno la possibilità di provare innovative proposte di allenamento quali:

HCF BOSU® BODY (4/02/17). Il corso Hard Candy Fitness Bosu® Body è una combinazione di esercizi cardio e forza, una sfida continua divertente per sudare e bruciare calorie. La sessione include molteplici tipologie di training con l'uso del BOSU®, una pedana instabile sulla quale si potrà eseguire esercizi divertenti, sotto la guida di un trainer esperto. La velocità, l'agilità, la potenza e la forza sono testate durante tutto l'allenamento, con una precisa serie di esercizi studiati con cura per offrire opzioni di vario livello progettate per il neofita così come per chi possiede un fisico già allenato.
HCF ENGINE (18/02/17), si basa su blocchi di allenamento volti a potenziare la parte superiore e inferiore del corpo con movimenti cardio intensi. Un mix di esercizi con i quali si punta a tonificare ogni parte del corpo e contemporaneamente a bruciare calorie.
HCF PILATES (11/03/17), una moltitudine di esercizi che combinano concentrazione, controllo, ricerca del proprio centro e fluidità del movimento, per ottenere benefici e miglioramenti nel corpo e nella mente. Un programma per allenare il corpo e sviluppare la flessibilità muscolare eseguito a corpo libero che rafforza addominali, aumenta la flessibilità dei muscoli, migliora il controllo del corpo, agevola l’elasticità e la resistenza della colonna vertebrale e degli arti.
HCF BARRE’ (08/04/17), vera fusion tra danza e fitness. Si svolge con la sbarra per la danza e con l’ausilio della body bar, elemento sempre presente in ogni esercizio, combinando tonificazione, forza, equilibrio ed armonia. Nuova disciplina, già affermata in America, per una perfetta combinazione tra condizionamento muscolare, flessibilità e lavoro cardiovascolare.
ANTIGRAVITY®YOGA (13/05/17), Semplici tecniche di sospensione anche in posizione capovolta per alleviare la compressione articolare e allineare il corpo dalla testa ai piedi. Tipologia di fitness pensata per la salute di corpo e mente, che determina un aumento dell'agilità fisica in assenza di gravità attraverso la sospensione di un'amaca di tessuto.
HCF BEST JUMP (27/05/17) combinazione che garantisce un alto consumo calorico. Prevede l’utilizzo di un tappeto elastico combinando tre forze: accelerazione, decelerazione e forza di gravità.
HCF BREATHE KOMBAT (08/07/17), Un programma che sviluppa elasticità, potenza, coordinazione, equilibrio attraverso un’applicazione di tecniche derivanti dalle arti marziali e dalla thai boxe.
RUN4ME LIERAC FITNESS PROGRAM
Corsi di ANTIGRAVITY®YOGA e HCF BOSU®BODY  - Hard Candy Fitness Milano
Confermata per il 2017 la presenza della madrina e trainer del progetto Lucilla Andreucci, campionessa azzurra di maratona: con lei Caterina Cesco Frare, ex atleta della nazionale, e diversi trainer della Scuola di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Milano.

L’interessante iniziativa, nata anche per scoprire la gioia di correre insieme in totale sicurezza, è realizzata con il patrocinio della Polizia di Stato. Si riconferma Mizuno sponsor tecnico di RUN4ME LIERAC: vestirà lo staff tecnico e realizzerà 500 t-shirt esclusive per le iscritte al programma.


RUN4ME LIERAC prevede una quota di adesione minima, valida per tutti i 7 mesi di allenamento e per tutte le attività proposte (running, fitness, yoga etc.), con una lezione di prova durante il primo incontro e la raccolta adesioni al successivo. Le partecipanti potranno dunque scegliere tra l’iscrizione base di 5 euro o l’iscrizione plus di 10 euro, che prevede il rimborso delle spese mediche in caso di infortunio.

Prima di ogni sessione le runner potranno approfittare di un consiglio di bellezza per la loro pelle e un omaggio firmato Lierac
 per trattare al meglio la pelle. Inoltre in alcuni appuntamenti sarà presente un ospite della Fondazione Umberto Veronesi che darà consigli specifici di alimentazione e stili di vita corretti.

RUN4ME LIERAC farà tappa anche a Catania, Napoli, Roma e a Bologna il 4 e 11 marzo e 13 e 20 maggio.

Per ulteriori informazioni, per iscriversi al programma di training RUN4ME LIERAC e per consultare il calendario completo degli allenamenti, visitate il sito internet:
www.run4me.it
RUN4ME LIERAC FITNESS PROGRAM
@LaPresse Le partecipanti con la madrina Lucilla Andreucci
al primo appuntamento di RUN4ME LIERAC ed.2017


preparazione maratona - gennaio - giro di boa
E con i 15 km in progressione di stasera mettiamo in archivio anche il secondo mese di preparazione che si chiude con duecentoventiquattro chilometri distribuiti su quindici uscite. 

Sono al giro di boa, il countdown segna sessanta giorni all'appuntamento con la distanza regina e la preparazione procede tra alti e bassi dove con "bassi" intendo qualche "Failed" di troppo. 

Forse pretendere di svolgere alcuni lavori con ritmi che ancora non mi posso ancora permettere non è la cosa più intelligente da fare ma a volte mi faccio prendere la mano e alla fine il risultato non può che essere fallimentare.  

Però ci credo. Perchè se mi fermo a pensare a come ero messo a due mesi dalla Firenzemarathon non posso non essere fiducioso. E incrociando le dita non potrà che andare sempre meglio. 
O almeno ci spero.