RDS Breakfast Run Levissima

Riparte l’edizione 2017 della corsa che regala energia positiva

e un nuovo modo di vivere le prime luci dell’alba con start alle 5.45


RDS Breakfast Run Levissima: riparte l’edizione 2017
Da sinistra: Alessandro Tappa, Andrea Trabuio, Massimiliano Montefusco
Milano, 9.5.2017 - È stata presentata alla libreria Open di Milano l’edizione 2017 della RDS Breakfast Run Levissima: l’ottimo riscontro avuto lo scorso anno ha spinto RCS Active Team a riproporre il format con partenza fissata alle 5.45, per attraversare la città ancora vuota e silenziosa, mentre le prime luci dell’alba iniziano a illuminare lo skyline urbano.
Un percorso di 5 km per un risveglio muscolare unico nel suo genere, da vivere nei centri storici di alcune delle città più belle d’Italia, che culmina in una colazione sana e nutriente al Breakfast Village, prima di ritornare a immergersi nella routine quotidiana.

Sette le città che, da maggio a luglio, vivranno un’alba particolare: 19 maggio Trento; 26 maggio Roma; 9 giugno Venezia; 16 giugno Milano; 23 giugno Torino; 30 giugno Verona e 8 luglio Bormio. Tutte tappe fissate al venerdì tranne l’ultima, quella di Bormio, prevista il sabato.
Rispetto allo scorso anno ci sarà dunque una tappa in più, con 4 città confermate (Trento, Milano, Torino e Verona), e 3 new entry (Roma, Venezia e Bormio).
Prestigiosa la lista di Partner che si affiancano al Naming Sponsor RDS e al Presenting SponsorLevissima: Lavazza, Zymil, Eurospin, Hero e Meritene, che metteranno a disposizione i propri prodotti – caffè, latte, biscotti, succhi di frutta, barrette multi cereali e integratori - per offrire una abbondante colazione di qualità a tutti i partecipanti.



RDS Breakfast Run Levissima RDS Breakfast Run Levissima
RDS Breakfast Run Levissima RDS Breakfast Run Levissima


“RCS Active Team ha fortemente creduto nelle potenzialità di Breakfast Run e, a distanza di un anno, possiamo dire di aver avuto ragione. Nel 2016 in 6 tappe abbiamo coinvolto circa 7.000 runner e nel 2017 abbiamo ulteriormente rilanciato, aggiungendo un altro appuntamento. – sostiene Paolo Bellino Direttore Generale RCS Sport e RCS Active Team - Un ringraziamento speciale va ai Partner come RDS, Levissima, Zymil, Eurospin e Meritene, che ci accompagnano per il secondo anno consecutivo e alle nuove entrate di Lavazza e Hero che hanno colto la perfetta affinità fra i loro brand e il nostro format che promuove uno stile di vita sano basato sul movimento e su una corretta alimentazione”.

“Breakfast Run è stata una felice intuizione: poteva sembrare un azzardo organizzare una corsa alle 5.45 del mattino in un contesto urbano, dove i ritmi di vita sono già piuttosto serrati, invece è stato proprio questo aspetto a fare la differenza, perché ci sono tante persone che vogliono riscoprire le strade della propria città in maniera diversa, il tutto con la consapevolezza e la voglia di fare qualcosa per il proprio benessere fisico - ha dichiarato Andrea Trabuio, Responsabile Mass Events di RCS Sport – RCS Active Team. – Siamo felici di avere nuove città come Roma e Venezia dagli scenari spettacolari e unici al mondo. Regaleremo, infatti ai runner un’esperienza indimenticabile facendoli correre in pieno centro storico e in aree caratterizzate da monumenti straordinari come il Circo Massimo e la Basilica di San Marco. Non mancherà Milano che lo scorso anno ha coinvolto 1500 partecipanti, il cui percorso è ancora in fase di definizione ma con partenza in zona Parco Sempione. Appuntamento quindi a venerdì 16 giugno in concomitanza con l’ultima giornata della Social Media Week Milan, nostro Partner locale”.

“L'esperienza positiva dell'anno scorso, la community social che si è generata tappa dopo tappa ed il nostro ruolo di attivare e coinvolgere le persone nella prima parte della giornata, attraverso sport, divertimento e musica  in un format di engagement innovativo – ha dichiarato Massimiliano Montefusco, General Manager RDS - ci fa proseguire nella partnership, oramai consolidata,  di questa iniziativa con RCS Sport, che durante la recente Milano Marathon ci ha permesso di presentare al meglio il nostro format RDS Music Marathon che unisce musica live, band - cantanti al 100% di Grandi Successi, intrattenendo gli oltre 60.000 presenti in 8 punti del circuito. Ad accompagnare la Breakfast Run, in particolare, non mancheranno i collegamenti di Barty Colucci, che farà vivere ai radioascoltatori di tutta Italia le emozioni delle città al risveglio nell’ambito del Breakfast Show - Tutti pazzi per... RDS oltre all’animazione in ogni tappa dedicata a tutti i runner presenti”.

SPORT SENZA FRONTIERE Onlus” sarà il Charity Partner unico di Breakfast Run
https://www.sportsenzafrontiere.it .  L’associazione riceverà una donazione di 1€ per ogni iscritto, ma al momento dell’iscrizione chi lo vorrà potrà anche fare una donazione maggiore.
“Correre fa bene al fisico e alla mente. Correre per qualcuno, dedicare lo sforzo e l'impegno a una causa fa bene al cuore! - ha dichiarato Alessandro Tappa, Presidente Sport Senza Frontiere Onlus. Correre per Sport Senza Frontiere significa regalare lo sport a chi non può permetterselo e quindi dare un'occasione di integrazione e anche di benessere a quei bambini le cui famiglie vivono ai margini della società. Per questo diciamo che lo sport può cambiare il mondo.  A tal proposito ringrazio la RDS Breakfast Run Levissima e tutti i runner che la correranno per l'impegno a favore dei nostri bambini".


RDS Breakfast Run Levissima: riparte l’edizione 2017 - calendario
Le sette tappe del tour di RDS Breakfast Run Levissimaa
Anche nel 2017, a ogni tappa, non mancheranno le pillole per una sana alimentazione con i consigli dei nutrizionisti di SANIS – Scuola di Nutrizione e Integrazione nello sport, coordinati da Felicina Biorci, Biologa Nutrizionista e membro del comitato scientifico di SANIS, su come adottare una corretta alimentazione nella pratica sportiva.

Le iscrizioni sono già aperte sul sito breakfastrun.it e il costo dell’iscrizione è di 14 euro, che salirà a 16 qualora ci si voglia iscrivere nelle 24 ore che precedono l’evento.

Info e iscrizioni: breakfastrun.it


Wings for Life World Run 2017
Ed è di nuovo tempo di Wings For Life, quarta edizione, seconda per il sottoscritto. Una gara che, inutile negarlo, mi piace parecchio.
Mi piace lo scopo per cui è stato inventata e mi piace la formula: corri finché non vieni catturato dalla macchina che a mezz'ora dalla partenza  (data simultaneamente in tutto il mondo) comincia la rincorsa alle sue "vittime".

Venticinque località, centottantaquattro nazionalità e ottantaseimiladuecentotrentuno arrivati per un evento che si prefigge da quattro anni di raccogliere fondi per la ricerca di una cura per le lesioni del midollo spinale.

La partenza italiana è prevista per le tredici e, per una volta, ho tutto il tempo per fare le cose con calma. Sveglia ad un orario da domenica, colazione a base di pasta in bianco e parmigiano sotto lo sguardo divertito di mia moglie e alle dieci in macchina direzione Milano.
Wings for Life World Run 2017
E se nella passata edizione,  causa infortunio, mi sono "costituito" alla mezza questa volta l'obiettivo minimo della giornata e il cartello dei trentaK con la, neanche tanto nascosta,  speranza di poter arrivare oltre.
Con un cielo che non promette niente di buono, una temperatura da inizio marzo e la sensazione, fortunatamente smentita, di dover bissare Roma, con discreto anticipo, entro nella gabbia di appartenenza in attesa dello start.  Quattro chiacchere con Franz Rossi che avevo avuto il piacere di incontrare alla Venicemarathon e poco prima del via vengo raggiunto da Federico che non incontravo dai tempi dei cityrunners.

25k lui, 30k io, un 4e30 che sembra alla portata di entrambi ed è un attivo decidere di correre assieme.

Ci siamo, tredici e zerozero e si parte. Giusto un paio di centinaia di metri per liberarsi del traffico e impostare il giusto ritmo e comincia la "fuga". Siamo in quattromilaequattrocento (+50%) ma a giudicare da come siamo gia sfilacciati fin dalle prime battute la sensazione che quelli più forti abbiamo perso l'occasione di potersi divertire senza l'assillo del cronometro è più che altro una certezza.
Wings for Life World Run 2017
Le gambe girano alla grande e mantenere quanto preventivato non è cosa semplice. Senza riferimenti siamo sempre sopra il ritmo pattuito. Se non spingo io, lo fa il mio socio. Ci proviamo ma senza grossi risultati.

Il percorso disegnato  è piacevole con i primi 20 km che ruotano intorno al centro della città con l'ingresso nei due parchi e il passaggio in Duomo  al diciassettesimo. I chilometri tra una battuta e un'altra volano e senza nemmeno rendersene conto siamo già al ventesimo dove i volontari sono pronti a fermare la corsa di tutti quelli privi del braccialetto che indica "gara competitiva". La mezza in novantadue e spiccioli e  la zona naviglio sempre più vicina dove le nostre strade dovrebbero dividersi. Giusto una ventina di minuti e al venticinquesimo, appena prima dell'Alzaia del Naviglio Grande, Federico alza il piede dell'acceleratore.

Io continuo per la mia strada ma la brillantezza comincia a scemare. Le due settimane di sosta hanno lasciato il segno e la mezza ben al di sopra delle nostra possibilità ha evidentemente fatto il resto. Arrivano i primi sorpassi e l'idea di mollare è una possibilità da non escludere a priori.
Insisto e resisto. Non manca poi così tanto. Sono ormai in periferia e non riesco ne ad orientarmi ne a  capire dove sto correndo. I cartelli passano sempre più lenti e la voglia di dire basta e sempre più forte.

Trenta. Finalmente il tanto agognato cartello. Ho raggiunto quanto preventivato e ora?
Wings for Life World Run 2017

Fa freddo. Sono sudato. Fermarsi e attendere non è di certo la soluzione migliore, perlomeno non è, viste le condizioni climatiche, quella più intelligente e allora navigatore sui 6 e si prosegue.  Tanto che ci vuole ad essere raggiunti, no ?

Un paio di chilometri al piccolo trotto e vengo superato dal mio socio che evidentemente deve aver fatto lo stesso ragionamento. Mi saluta e prosegue.  Tempo un migliaio di metri e sono io  che lo ripasso proseguendo la mia corsa verso il Naviglio Pavese.

Ora va meglio  e il passo fisso sui 5e30  può solo significare che ci vorrà più tempo per essere raggiunto.

Trentacinquesimo, Famagosta   e l'irrefrenabile tentazione di porre fine alla mia corsa.

Wings for Life World Run 2017
Ma anche qui che faccio? Se prendo la metro di fatto non vengo classificato e se mi fermo mi ammalo e quindi si prosegue.

Tutta colpa del meteo. Ci fosse stato il sole avrei avuto anche il tempo di prendere un po' di colore e invece mi tocca proseguire.

Non manca molto o almeno ci spero. Siamo in pochi e tutti più o meno nelle medesime condizioni. Tutti a desiderare di essere raggiunti e nessuno (o quasi) che ha intenzione di fermarsi.

Arrivano le prime moto, poi tocca alle bici che ci annunciano l'imminente arrivo  della macchina. Non provo nemmeno a resistere. Continuo con il mio passo e a poco meno di 39km per gli organizzatori o 37.68km per la questura (leggi Garmin) vengo catturato dalla Catcher Car.
Cos'altro aggiungere ? Arrivederci all'anno prossimo
recensione Polar M600 In commercio dal secondo semestre dello scorso anno il Polar M600 è lo smartwatch GPS con Android Wear™ 2.0 e sensore cardio ottico a 6-LED progettato per il fitness e lo sport. 
Dotato delle esclusive funzioni Smart Coaching di Polar per ottenere il massimo da ogni allenamento consente, inoltre, di ottenere  il massimo dal suo sistema operativo: smart notifications (gestione chiamate, sms e notifiche dallo smartphone associato), agenda, ascolto della musica (4gb di memoria interna), accesso app tramite Google Play™ e navigazione su Google Maps.
Impermeabile (IPX8) e dotato di accelerometro integrato è un perfetto compagno anche nelle attività indoor. 

M600 registra i dati dell'allenamento visualizzando sul display fino a 4 diversi campi dati  e fino a 8 differenti display per ogni profilo sport. Ha la funzione autolap progammabile in base alla distanza e, tramite il portale Polar Flow, è possibile creare obiettivi in base alla distanza, durata, calorie, ripetute o utilizzare il race pace che si ritroveranno sull'unità GPS alla prima sincronizzazione.

E grazie a Polar ho avuto il piacere di testare, con tutta calma, la versione "smartwatch" del GPS multisport della casa finlandese.

La recensione:

Caratteristiche

  • Tecnologia a 6-LED  per la rilevazione cardio dal polso
  • Rileva il tempo, la distanza, il passo e calcola le calorie bruciate
  • Funzione Race Pace  per monitorare l'andatura in rapporto con l'obiettivo impostato
  • Accelerometro integrato per allenamenti indoor o su tapis roulant
  • Compatibile con Sensore di Frequenza Cardiaca Polar H10
  • Funzioni fitness band(passi, distanza, calorie, sonno)
  • Con Smart Notification visualizza le notifiche del tuo smartphone sul display
  • Impermeabile fino a 10 Bar e autonomia fino a 2 giorni e 8 ore in modalità GPS
  • Compatibile con la App Polar Flow
  • Configurazione tramite Polar Flow web.
  • Connettività wireless
  • Wi-Fi
  • Bluetooth®

Profili sport disponibili

Corsa, nuoto, ciclismo e altri 118.

Accessori opzionali

  • Sensore di Frequenza Cardiaca Polar H10
  • Supporto manubrio universale

Confezione

La confezione contiene lo Sport Watch, il cavetto USB per la ricarica e la sincronizzazione, la guida di avvio rapido

Specifiche

  • Dimensioni - 45x36x13
  • Schermo - 1,30", Corning® Gorilla® Glass 3
  • Risoluzione display - 240x 240 pixel 260ppi
  • Peso - 63 g;
  • Durata della batteria - Fino a 2 giorni in modalità smartwatch; fino a 8 ore in modalità di allenamento
  • Classificazione di impermeabilità - IPX8, 10 Bar
  • Sistema operativo - Android Wear™
  • Memoria - 4 GB di memoria interna + 512 MB di RAM 
  • Localizzazione - GPS e Glonass
  • Connettività - Bluetooth® 4.2 Wi-Fi 802.11 b/g/n

Autonomia

La batteria ha un’autonomia di 2 giorni in modalità connessa come orologio con sistemi android, un giorno con sistemi IOS e fino a 8 ore in modalità GPS.

Prezzo

Disponibile in due colori (nero e bianco), ha un prezzo di listino di €349,90 ma nei negozi specializzati e sui siti di e-commerce lo si può trovare a meno.

Operazioni preliminari

  • "Creazione utente" sul portale Polar Flow. Operazione necessaria per sincronizzare i dati registrati dallìunita GPS
  • Installazione, se non già presente, di Android Wear™ sullo smartphone
  • Installazione sullo smartphone da associare al GPS la App Polar Flow (scaricabile da 'Apple Store' o da 'Google Play™').
  • Impostazione della lingua una volta accesa lo smartwatch
  • Associazione tramite Bluetooth® smartphone - M600
  • Impostazione data/ora, unità di misura, profilo utente (peso, altezza, sesso, età)
  • Impostazione sul portale delle zone della frequenza cardiaca
  • Impostazione delle pagine dati da visualizzare per ogni attività
  • Attivare la app Polar Flow sullo smartwatch

Utilizzo

recensione Polar M600Una volta acceso, scelta l'attività da svolgere, quale delle "pagine" dati precedentemente impostate visualizzare, attivare, se lo si ritiene opportuno, dalla app dello smartphone l''auto lap e in pochi secondi, grazie alla velocissima acquisizione dei satelliti  si è pronti ad incominciare. Ultimato l'allenamento, con il bluetooth attivato, la sincronizzazione automatica trasferirà i dati sullo smartphone associato e di conseguenza sul portale Polar Flow.

Sensore Cardio

Il sensore per la rilevazione del battito a 6-LED di Polar svolge il proprio lavoro in maniera egregia.
Diverse uscite con il Polar M600 da una parte e Fenix 3 HR con associata la  fascia cardiaca dall'altra con risultati che confermano, con le dovute eccezioni (epidermide, tatuaggi), la bontà della tecnologia.
La fascia toracica (se posizionata correttamente) è sicuramente lo strumento più preciso nella rilevazione dei battiti ma, almeno per quel che riguarda la FC media rilevata, non vedo motivi per non preferire la possibilità di correre senza dover continuamente litigare con una fascia che non ne vuole sapere di stare a posto.

Opinioni

Una volta ultimate le procedure per renderlo "utilizzabile" lo smartwatch di Polar è stato sottoposto alla prova sul campo. Utilizzato contemporaneamente ad una unità GPS della concorrenza ha sostanzialmente registrato, nel centinaio di chilometri spalmati su otto uscite,  gli stessi dati sia in termini di distanza che in termini di BPM.

Pro

  • Display ad alta definizione a prova di over-quaranta
  • Velocità acquisizione satelliti
  • Traccia GPS (con tutti i limiti del sistema GPS) accettabile.
  • Retroilluminazione fissa (disattivabile)
  • Possibilità di esportare cronologia sui portali social e in diversi formati.

Contro

  • Durata batteria  
  • Impossibilità di settaggi minimi direttamente da smartwatch
  • Dimensioni caratteri "impostazioni" troppo piccoli
  • Retroilluminazione programmabile solo a sessione iniziata
  • Blocco display solo a sessione iniziata  
  • Mancanza alimentatore 

Conclusioni

Il Polar M600 è un prodotto pensato sostanzialmente per quelli che non possono o non vogliono separarsi dal proprio smartphone con funzioni da fitness band, gestione chiamate, sms, email. e un numero di profili sport che possono soddisfare le esigenze di una larga platea di possibili utenti se invece, quando si corre, lo smartphone viene considerato esclusivamente come un inutile peso sarebbe bene tenere presente che l'M600 avendo lo stesso sistema operativo degli smartphone con cui deve interagire non riesce a garantire la stessa autonomia degli altri GPS di casa POLAR.

EMOZIONE PURA ALLA WINGS FOR LIFE WORLD RUN  

INCREDIBILE VITTORIA DI ARON ANDERSON: CON 92,14 KM PERCORSI SULLA SUA SEDIA A ROTELLE È IL CAMPIONE DEL MONDO 2017
 SECONDO il polacco Bartosz Olszewski che con 88,06 km è il campione in italia 
CON 155.288 ISCRITTI E € 6.800.000 RACCOLTI NEL MONDO PER LA RICERCA SULLE LESIONI AL MIDOLLO SPINALE, è L’EDIZIONE DEI RECORD

Wings for Life World Run 2017
Aron Anderson

La Wings for Life World Run 2017 verrà ricordata come l’edizione delle emozioni forti: vincitore mondiale è Aron Anderson, l’atleta svedese in sedia a rotelle che con l’incredibile distanza di 92,14 km percorsi con la sola forza delle sue braccia, ha polverizzato tutti i record dell’evento globale di sport e solidarietà.
Grazie a tutti per aver organizzato questo evento per supportare la ricerca sulle lesioni al midollo spinale. È stata dura, è stata molto dura – ha dichiarato commosso, dopo un urlo liberatorio, appena raggiunto dalla Catcher Car nel deserto di DubaiA sette anni mi è stato diagnosticato un tumore e ho subito un intervento alla schiena e mi sono ritrovato in carrozzina. Non è facile vivere su una sedia a rotelle, anzi può essere davvero difficile. Ringrazio tutti per aver dato il proprio contributo per supportare la ricerca. Non so se potrò mai tornare a camminare un giorno, ma sarebbe uno splendido sogno”.
Secondo classificato nel ranking globale, e vincitore in Italia, il polacco Bartosz Olszewski: con i suoi 88,06 km percorsi davanti alla Catcher Car, lascia così imbattuto il record italiano di Giorgio Calcaterra (88,44 km, che gli erano valsi il titolo mondiale 2016). Giorgio quest’anno raggiunge il quarto posto nella classifica mondiale con 87,15 km. Terzo classificato, ma con solo 10 metri di vantaggio, l’austriaco Lemawork Ketema, che ha percorso 87,16 km.
4.500 i runner iscritti a Milano: così come in tutto il mondo, atleti professioni, appassionati di corsa e partecipanti in sedia a rotelle hanno dato vita a una giornata all’insegna del divertimento e delle emozioni, sia lungo il percorso che al Villaggio. Tra i numerosi atleti Red Bull che hanno preso parte all’evento milanese, il campione mondiale di parapendio Aaron Durogati ha dato prova di una grande prestazione, percorrendo ben 42 km. Quella italiana è stata certamente una delle Wings for Life World Run più internazionali tra le 25 location che hanno ospitalo questa 4° edizione: sono infatti ben 32 le nazionalità dei partecipanti che hanno invaso di entusiasmo le vie della città meneghina.


Wings for Life World Run 2017: Bartosz Olszewski Wings for Life World Run 2017: Milano
Wings for Life World Run 2017: Milano Wings for Life World Run 2017: Giorgio Calcaterra


Grazie alle 155.288 iscrizioni, alle donazioni e alle sponsorizzazioni sono stati raccolti € 6.800.000 in tutto il mondo, che saranno interamente devoluti alla Fondazione Wings for Life, impegnata a finanziare progetti internazionali di ricerca per trovare una cura sulle lesioni al midollo spinale: ben 1.431.183 chilometri percorsi dai runner presenti in una delle 25 location o che hanno partecipato attraverso la Wings for Life World Run App.
Per la categoria femminile, la vincitrice in Italia è l’austriaca Cornelia Moser, che ha percorso 62,37 km. A conquistare il titolo di Campionessa del Mondo è la polacca Dominika Stelmach, che ha gareggiato in Cile: con la distanza record per la categoria femminile di 68,21 km, è stata l’ultima atleta donna in tutto il mondo ad essere raggiunta dalla Catcher Car.
Anita Gerhardter, CEO Fondazione Wings for Life, ha commentato felice e commossa: “Congratulazioni a tutti coloro che hanno partecipato, donato e supportato come volontari la Wings for Life World Run. Accettando questa sfida, oggi avete regalato una speranza a tutti coloro che ogni giorno affrontano innumerevoli sfide. I fondi raccolti verranno interamente devoluti ai migliori studi internazionali per far progredire la ricerca e trovare una cura alle lesioni al midollo spinale”.
Emozione, divertimento e intrattenimento sono stati gli ingredienti speciali della quarta edizione di questo evento unico al mondo a supporto della ricerca.
L’appuntamento con la Wings for Life World Run è per il 6 maggio 2018. Le preiscrizioni sono già aperte sul sito www.wingsforlifeworldrun.com!


Geraldina Soldadino
Responsabile ufficio stampa Say What?

Mobile +39 388 3938334
E-mail:g.soldadino.cons@saywhat.it
Giorgia Desimini
Executive Account ufficio stampa Say What?

Mobile +39 02 3191181
E-mail:g.desimini@saywhat.it
Federica Faj
Communication Manager Red Bull S.r.l

Mobile +39 340 6346022
E-mail:federica.faj@it.redbull.com

Ripresa, go
Dopo quindici giorni di meritato riposo di nuovo in pista a macinare chilometri.

Questa pausa ci voleva. Per la testa ma anche per le gambe. Meno di 6km in leggera progressione chiusi in poco più di 27 minuti.

E da domani si incomincia ad incrementare perché, tra tre settimane, c'è una Wings for Life da correre e il 21km del 2016 da superare  prima di essere "catturato"  dalla Catcher car.
XXIII Maratona di Roma - foto La Gazzetta dello Sport
Da dove comincio ? Difficile trovare le parole per descrivere la ventinovesima volta da finisher. Difficile perché l'appuntamento con la città eterna mancava ormai da troppo tempo. 

Posticipata la partecipazione nel 2015. Posticipata nel 2016. Insomma 'sta decima medaglia sembrava proprio non volere arrivare. 

Soliti riti comuni  a tutte le maratone con il sabato dedicato a raggiungere la capitale, il giro all'expo per la pratica pettorale e, la sera, carico di carboidrati nel solito ristorante, quello consigliato dall'amico romano doc.  

Sveglia puntata alle 5 ma dalle quattro già pronto a fissare il soffitto. In tre parole: niente di nuovo. Sei e cinquanta  e sono gia a Termini  dove ho appuntamento con una tesissima Valeria alla sua seconda quarantadue.  Tre fermate e a Circo Massimo comincia davvero la nostra giornata. 
XXIII Maratona di Roma

Giusto 5 o 600 metri per raggiungere la zona partenza (perché 42km non bastavano), cambio d'abito, foto di rito con Giancarlo e il Bress con cui devo condividere l'attesa dello start e si entra nella gabbia della prima Wave che a mezz'ora dalla partenza è ancora stranamente deserta.

Non piove ma le nuvole nere  alla nostra sinistra non lasciano dubbi. Sarà  (di nuovo) gara bagnata. 

Otto e quaranta si torna protagonisti.  Venti, trenta metri e sono gia a ritmo gara addirittura un tantino troppo veloce. Sto bene, i tre giorni di riposo hanno sortito l'effetto sperato e le gambe non chiedono altro che correre. Facile a dirsi. L'esperienza, dopo tutti questi anni, non mi manca di certo, quello di cui faccio difetto, invece, è il buon senso. Perche una volta indossato un pettorale spesso non capisco più niente. Ma su una distanza così importante almeno un minimo tocca trovarlo, tanto più che, prima di arrivare a San Paolo, un potentissimo tuono ci annuncia l'imminente diluvio. 

Navigatore impostato sui 4e30 elastici e si va. I chilometri nonostante l'acqua passano "veloci" e anche se il panorama in questa fase non entusiasma non ho il tempo di annoiarmi. Sul lungotevere Aventino finalmente un po' di tregua ma Giove Pluvio non ci mette molto a riprendere con le secchiate. Sedici, diciassette e, una volta attraversato il passetto, svolta a destra e improvvisamente siamo di fronte alla "maestà del Cupolone" che da sola, secondo me, vale il prezzo del biglietto. 

XXIII Maratona di Roma
I sampietrini non danno tregua e con la pioggia sono addirittura peggio ma nonostante tutto con un occhio al Garmin e uno alla strada si va a chiudere la mezza appena sopra l'ora e trentaquattro.


Finalmente non piove più e addirittura sembra schiarire (just an illusion).. 

Lungotevere della Vittoria e davanti all'Olimpico su ponte Duca d'Aosta cambiamo sponda per la quarta volta. La "cosa" si fa seria con la lunga salita del ventinovesimo chilometro che spesso pone fine ai sogni di gloria di molti.  Una volta scavallato una lunga discesa ci porta al vecchio villaggio olimpico e qui al trentesimo, come dicono in molti, inizia la GARA

Lungotevere Flaminio, Lungotevere delle Navi  e finalmente i sei chilometri che tutto il mondo ci invidia. Ara Pacis, Piazza Navona, Largo Argentina. Ora sono stanco ma quanto visualizzato dal Garmin sembrerebbe dire il contrario. Piazza Venezia e sulla destra, sotto l'Altare della Patria  l'arrivo li ad attenderci.

Piazza del Popolo, Piazza di Spagna e dopo il quarantesimo la salita nella galleria sotto il Quirinale.  Quella maledetta salita dove, l'ultima volta, si erano infranti i miei sogni di gloria.
Dura, durissima o più semplicemente troppo prossima all'arrivo per non sentirla ma arrivati a questo punto non ci si può più tirare indietro. Milleduecento, milletrecento metri da percorrere senza freni raschiando dal fondo del barile quel che rimane, se ne rimane, della scorta di glicogeno. 

E una volta messo a fuoco il display centrale tds che gioia realizzare che ai centonovanta minuti manca piu di un giro di lancetta.


Under 189, split negativo, decima volta a Roma e ventinovesima volta da finisher. 
What else?
recensione Garmin Forerunner 35 In commercio da Ottobre dello scorso anno il Forerunner 35, uno degli ultimi nati di casa  Garmin combina semplicità d’utilizzo, estrema leggerezza e rilevazione cardiaca al polso tramite tecnologia Garmin Elevate™.

Perfetto da indossare ogni giorno, grazie al modulo bluetooth integrato, dispone della funzione Smart Notification. Ogni volta che ricevi una notifica, un SMS, chiamate o e-mail dallo smartphone associato, Forerunner 35 ti permette di visualizzare automaticamente le informazioni sul display high resolution in bianco e nero dell'orologio e di leggerne il contenuto

Dotato di acelerometro integrato permette di tenere traccia anche degli allenamenti in palestra senza la necessità di utilizzare un foot pod.

Forerunner 35 visualizza e registra i dati della tua corsa come la distanza, il tempo e il passo ed è compatibile con le fasce cardio. Tramite la funzione AutoLap®, Forerunner 35 ti avvisa automaticamente ogni volta che completi un chilometro inviando un segnale acustico e mostrandoti il tempo ottenuto per quella frazione, mentre la funzione Virtual Pacerti permette di confrontare in tempo reale il passo al quale stai correndo con quello stabilito come obiettivo e per i runner più pretenziosi, Forerunner 35 dispone della funzione Interval Training per fare le ripetute, anche fuori pista. 

La recensione:

Caratteristiche

  • Tecnologia Garmin Elevate per la rilevazione cardio dal polso
  • Rileva il tempo, la distanza, il passo e calcola le calorie bruciate
  • Funzione Virtual Pacer (disattivabile) per monitorare l'andatura in rapporto con l'obiettivo impostato
  • Accelerometro integrato per allenamenti indoor o su tapis roulant
  • Compatibile con Fascia cardio Premium e HRM-Run
  • Funzioni fitness band per uno stile di vita più sano
  • Con Smart Notification visualizza le notifiche del tuo smartphone sul display
  • Impermeabile fino a 5 ATM e autonomia fino a 9 giorni
  • Compatibile con Garmin Connect Mobile
  • Configurazione e Aggiornamenti tramite Garmin Express
  • Connettività wireless
  • ANT+®
  • Bluetooth®
  • Compatibile con Live Track 

Profili sport disponibili

Corsa, corsa indoor, camminata, bici, cardio.

Accessori opzionali

  • Fascia cardio HRM-Run

Confezione

La confezione contiene lo Sport Watch, il cavetto USB per la ricarica e la sincronizzazione, la guida di avvio rapido

Specifiche

  • Dimensione 35,5 x 40,7 x 13,3 mm
  • Dimensione schermo - 23,5 x 23,5 mm
  • Risoluzione display - 128 x 128 pixel  b/n high resolution con retroilluminazione
  • Peso - 37,3 g;
  • Durata della batteria - Fino a 9 giorni in modalità orologio; fino a 13 ore in modalità di allenamento
  • Classificazione di impermeabilità - 5 ATM

Autonomia

La batteria ha un’autonomia di 9 giorni in modalità connessa come orologio e fino a 13 ore in modalità GPS.

Prezzo

Disponibile in quattro colori (nero, celeste, giallo e bianco), ha un prezzo di listino di €199,00 ma nei negozi specializzati e sui siti di e-commerce lo si può trovare a meno.

Operazioni preliminari

  • Installazione dell'applicativo Garmin Express necessario per la gestione di tutti i dispositivi Garmin.
  • "Creazione utente" sul portale Garmin Connect™ . Operazione necessaria per sincronizzare i dati registrati dallo strumento, caricare eventuali aggiornamenti firmware resi disponibii dal produttore e modificare la configurazione del Forerunner 35
  • Installazione sullo smartphone da associare al GPS la app Garmin Connect™  per Apple (App Store) o Android (Google Play)
  • Associazione tramite Bluetooth® smartphone - Forerunner 35
  • Aggiornamento software (consigliato e previa installazione Garmin Express);
  • Impostazione della lingua, data/ora, unità di misura, profilo utente (peso, altezza, sesso, età);
  • Impostazione delle zone della frequenza cardiaca;
  • In alternativa è possibile impostare la configurazione direttamente sul portale Garmin Connect trasferendo successivamente i dati sull'unità
  • Impostazione delle pagine dati da visualizzare per ogni attività

Utilizzo

recensione Garmin Forerunner 35Una volta acceso, scelta l'attività da svolgere, quale delle "pagine" dati precedentemente impostate, attivare, se lo si ritiene opportuno, Virtual Pacer™, Auto Lap®, Auto Pause®, il sensore cardio e in pochi secondi, grazie alla velocissima acquisizione dei satelliti  si è pronti ad incominciare.
Ultimato l'allenamento, è sufficiente attivare il bluetooth e sincronizzare l'unità per trasferire i dati sullo smartphone associato e sul portale  Garmin Connect.
Volendo, collegando l'unità GPS al pc, è possibile anche sincronizzare le attività tramite il programma "Garmin Express" o per chi preferisce la consultazione off-line e possibile  trasferire i dati al programma GTC importando manualmente il file ".fit"  archiviato nella cartella "ACTIVITY".

Sensore Cardio

Progettato da Garmin il sensore Elevate svolge il proprio lavoro in maniera egregia.
Due uscite con il Forerunner 35 da una parte e il FÄ“nix® 3 Sapphire HR con associata la  Fascia cardio Standard dall'altra per risultati che sembrano confermare quanto già rilevato con GPS forniti di  sensore OHR.
Dodici chilometri la prima, nove la seconda. Buoni i risultati della prima, e buoni anche quelli della seconda con differenze sui battiti medi di poche unità. 
La fascia toracica (se posizionata correttamente) continua ad essere lo strumento più preciso nella rilevazione dei battiti ma, per come la vedo io e soprattutto per i risultati ottenuti, una volta indossato in maniera che non si possa muovere durante la corsa, il GPS è in grado di fornire valori con un margine di errore talmente esiguo che, specialmente d'estate, vale la comodità del torace "libero".

Live Track

Il live track è un'utile applicazione per permettere di mostrare in tempo reale la propria posizione durante l'attività outdoor che come precondizione necessita il doversi portare dietro lo smartphone con installato Connect  associato al gps e il bluetooth attivato.
Configurazione direttamente da app dove inserire l'elenco di email (fino a 50) o utenti twitter e facebook a cui arriverà la notifica con l'invito a selezionare il link che aprirà la pagina dedicata dove visualizzare l'evolversi della performance.

Opinioni

Semplice nell'utilizzo è, come gli altri modelli, intuitivo nel settaggio delle impostazioni di funzionamento anche senza una lettura approfondita del manuale. Un minimo di operazioni preliminari e il Forerunner è pronto per essere utilizzato. Agevole anche la creazione delle variazioni di ritmo (leggi ripetute) : riscaldamento, fase attiva, recupero, numero di ripetizioni e defaticamento. Il tutto in pochi "click".

Pro

  • Display ad alta definizione e caratteri con dimensioni a prova di over-quaranta.
  • Velocità acquisizione satelliti
  • Semplicità nella creazione delle variazioni di ritmo
  • Traccia GPS (con tutti i limiti del sistema GPS) accettabile.
  • Retroilluminazione fissa (disattivabile)
  • Autonomia 

Contro

  • Limitata memoria (7 attività e sette giorni di dati)
  • Impossibilità di caricare allenamenti personalizzati creati su Garmin Connect 
  • Autolap fisso a 1km
  • Mancanza alimentatore

Conclusioni

Il Garmin Forerunner 35 è davvero un buon prodotto dal costo, considerata la tecnologia del sensore al polso, tutto sommato accettabile.  Pochi fronzoli e tanta sostanza. Non si possono caricare gli allenamenti dal portale ma ha una buona autonomia, volendo, la retroilluminazione fissa, 4 "pagine" di campi dati programmabili, gli avvisi (tempo, distanza, caloria e FC) programmabili, la gestione degli allenamenti ad intervalli a partire da 50m e un sensore cardio che finalmente permette di dimenticare cosa sia la fascia cardio. E per quelli che proprio non la sopportano non è cosa da poco.

E come direbbero in una famosa trasmissione, per me é SI